Le vostre storie

 

Vita da ragni di Lalla Tropea

Ciao a tutti! Mi chiamo Filippo, ho sei mesi e sono un...ragnetto, tutto nero e con delle chiazze chiare sul pancino. "Che schifo", dirà qualcuno. "Che ci importa della tua storia", dirà qualcun altro. "Della vita di un animale così piccolo e insignificante non sappiamo proprio cosa farcene", dirà un altro ancora.

Si, lo so, ci sono abituato ma nonostante ciò mi rattristo sempre. Ma

perchè mai, mi chiedo, devono esserci animali di serie A, amati e protetti, e altri di serie B, di cui non importa niente a nessuno? Fino a qualche giorno fa vivevo felice nella soffitta di una casa. Lì ero nato ed ero vissuto coi miei fratelli in un mondo meraviglioso fatto di vecchi giornali, televisori non più funzionanti, indumenti in disuso e ancora altro. Poi è arrivata la primavera..."Ma che c'entra la primavera", direte voi. C'entra, c'entra. In questa stagione gli umani hanno l'abitudine di rimettere a posto e fare pulizie e così ecco arrivare la padrona di casa, armata di scopa e strofinaccio, decisa a dare lo sfratto a me e ai miei amici. Eppure nessuno di noi s'era mai sognato di dare fastidio!

Mi sono fatto un'idea, è tutto un fatto di gusto, ciò che è bello per noi non deve esserlo per gli umani. Ad esempio, le nostre ragnatele: sono armoniose e perfette per noi, e quanto lavoro ci costano (provate a guardarne una con attenzione), ma antiestetiche e polverose per loro e ogni volta che ne vedono una, che dramma! Bè, che volete fare, é tutta questione di punti di vista...

Così mi sono ritrovato prima sulla scopa della signora e poi, tutto d'un colpo, a testa in giù, fuori dalla finestra. E mi é andata pure bene!

Ora sono alla ricerca d'una nuova casa, possibilmente con soffitta o scantinato e di nuovi amici. E speriamo che la prossima primavera mi vada meglio!!!

 

 

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