Bastardini&Co.

Storie vere di cani e...

 

Luna e Max, madre e figlio un po' speciali...

Salve amici di Laicagirl, siamo Luna e Max, entrambi impazienti di raccontarvi la nostra storia. Se volete conoscerla aprite bene le orecchie. Tutto cominciò una mattina di maggio...

Mi trovavo proprio in un bel guaio! Ero nato da pochi giorni e stavo già sperimentando sulla mia pelle quanto crudeli possono essere alcuni uomini. Ero infatti prigioniero dentro una borsa di plastica, appeso al ramo di un albero.

Miagolavo disperatamente ma, visto che avevo perso la fiducia nel mondo, quando sentivo qualche umano avvicinarsi mi zittivo, temevo che potesse accadermi qualche altra brutta cosa. Continuò così per più di un giorno ma, per fortuna, Giacomo è un tipo che ha tanta pazienza: si appostò silenzioso e quando, sicuro di essere di nuovo solo, ripresi a miagolare, mi localizzò e venne a liberarmi.

Non vi dico in che condizioni ero, tutto sporco di pipì e allo stremo delle forze. Per fortuna mi sbagliavo riguardo a ciò che pensavo sugli umani. In quell'occasione compresi che non tutti sono crudeli e che non bisogna mai perdere la fiducia anche quando sembra che non vi sia via d'uscita.

Giacomo mi afferrò delicatamente e mi portò da un bravo veterinario che mi rimise in sesto; ma restava un grosso problema: ero troppo piccolo e avevo bisogno di una mamma che potesse allattarmi! Già, come se fosse facile trovare una mamma... Ah, scusatemi, nella foga di raccontare dimenticavo di presentarmi: io sono Max!

Io invece sono Luna, ed è a questo punto della storia che intervengo io. Proprio in quei giorni avevo dato alla luce una splendida cucciolata di yorkshire (si, proprio della razza di Laicagirl!) e, da brava mamma, la stavo accudendo con tanto amore.

Ad un certo punto fra i miei cuccioli vidi uno strano esserino... si trattava di Max. Capii subito che era un gatto e vi confesso che i gatti non sono mai stati la mia passione (già, proprio come Argo!). Ma si trattava pur sempre di un piccolo cucciolo affamato e impaurito e che madre sarei stata se non mi fossi occupata pure di lui? Senza esitare lo accolsi fra i miei cuccioli che, privi dei pregiudizi che a volte hanno gli adulti, lo accolsero fra loro come si trattasse di un fratellino.

Che vi devo dire, i miei piccoli crescevano ed era un piacere vederli rincorrere felici nel giardino. Non vi dico che spettacolo vedere Max che inseguiva i suoi fratellini yorkies comportandosi proprio come loro. Dovevate però vedere la sua faccia stupita quando cercava di abbaiare e invece gli usciva fuori un miagolio! Ci volle un anno per fargli capire che era un gatto!

Max, come tutti gli altri miei figli, è cresciuto proprio bene, è diventato un bel gattone dolce, affettuoso e io sono orgogliosa di averlo accolto tra noi e di averne fatto un vero e proprio "yorkshire onorario"!

 

Un caro saluto da

Max & Luna

La storia di Luna e Max ci è stata raccontata da Adelina Borsetto di Villa Cortese (Mi)

 

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